Non fuori, ma rientra in te stesso, la verità abita dentro l’uomo
(De vera religione, XXXIX, 72)
Credo che questa frase di S. Agostino esemplifichi bene la direzione di ogni ricerca religiosa. La verità non si può scoprire fuori, ma dentro l’uomo. Perciò anche Dio, che per S. Agostino e i cristiani è la verità, abita dentro l’uomo.
Dio abita in noi
Questa frase non è stata mai presa veramente sul serio. Al di là di qualche accenno, di qualche pio ed omiletico invito a rientrare in se stessi, l’invito di Agostino non è stato accolto fino in fondo.
La Chiesa, tra l’altro, considera il rientrare in se stessi come un semplice esame di coscienza, il ripasso serale di cosa sia fatto di giorno, in bene e in male. Infatti, il Catechismo insegna che Dio abita fuori dell’uomo, nei cieli. Ma nessuno spiega però in che modo Dio è diverso dall’uomo e cosa sono i cieli dove abiterebbe.
È possibile parlare di Dio?
Certamente, l’uomo sente Dio nel proprio cuore – dice la Chiesa – ma questa esperienza è del tutto soggettiva e spesso è giudicata perfino fuorviante alla luce di una presunta oggettività che riguarda Dio e la sua natura.
Eppure, la Bibbia stessa attesta che è impossibile parlare di Dio se prima l’uomo non ha fatto esperienza di lui. Ma questa esperienza è molto più umana di quello che sembri. E non può essere altrimenti.
Se Dio esiste al di fuori dell’uomo, ciò è vero nella misura in cui l’uomo può sperimentarlo dentro di sé e nella vita di ogni giorno. Altrimenti, si rischia di confondere Dio con un insieme di nozioni su di lui.
L’immagine di Dio in noi
Non basta dire cose su Dio, non serve a nulla, se in qualche modo dentro non si è trovata la sua immagine, diversa per ciascun uomo. Il dentro è relativo. Non importa capire dove in noi egli abita e dove precisamente lo sentiamo.
La cosa importate è che, nel corso del tempo, la ricerca interiore approdi alla costruzione di immagini legate a sensazioni profonde di pace e sicurezza. Un rifugio, una base da cui partire sempre non solo per parlare di Dio, ma anche per sperimentare la sua presenza, la sua realtà.
La paura di sempre: quella della morte
Trovare Dio significa non avere più paura di affrontare la vita, così come essa si offre a noi ogni giorno, con le sue gioie e i suoi dolori. Altrimenti, preghiere, messe e devozioni varie sono solo un palliativo (inefficace) contro l’unica e grande paura: quella della morte.
Tale paura è la prova che, sia pur dicendo il contrario, siamo lontani dalla vita ed abbiamo imposto su di essa la gabbia metallica della ragione e delle ragioni dell’io. Il messaggio di Cristo ci libera da tutto questo.