Queste erano alcune tra le principali monete di cui si parla nella Bibbia:
Lo sheqel (siclo) d’argento: lo sheqel – שֶׁקֶל (dal verbo שָׁקַל “pesare”) – era una delle monete più comuni attestate nella Bibbia ebraica e aveva un ruolo centrale nelle transazioni economiche dell’epoca.
Questo è quello che tutti quanti, passando al censimento, devono dare: la metà di siclo, secondo il siclo del santuario. Il siclo vale venti ghera.
Esodo 30,13
Il suo valore variava nel tempo e nella regione, ma solitamente era di circa 11,3 grammi d’argento. Per ottenere un confronto con l’euro, dobbiamo considerare il prezzo dell’argento.
Il prezzo dell’argento è di circa 0,6 euro per grammo, di conseguenza, uno shekel d’argento avrebbe un controvalore di circa 6,78 euro.
Il denaro: il denaro – דִינָר “dinar” – era un’antica moneta d’argento menzionata nel Nuovo Testamento, ma era anche in uso durante il periodo dell’Antico Testamento.
E disse ad Abramo: Ecco, ho dato al tuo fratello mille sicli d’argento; ecco, essi ti saranno in velo agli occhi di tutti coloro che sono con te, e verso tutti tu sarai giustificato.
Il suo valore era solitamente equiparato a una giornata di lavoro di un operaio qualificato. Con il valore dell’argento in mente, possiamo stimare che un dinaro dell’Antico Testamento corrisponderebbe a circa 6,78 euro.
Forse è la moneta più nota, perché menzionata nei vangeli come ricompensa data a Giuda per la consegna di Gesù (Cfr. Matteo 27).
La perutha: la perutha – פְּרוּטָה – era una piccola moneta di rame utilizzata nell’Antico Israele. Era la più piccola unità di moneta dell’epoca e aveva un valore molto basso.
Per avere un’idea del suo controvalore in euro, potremmo considerare una peruta dell’Antico Testamento come equivalente a pochi centesimi.
È importante sottolineare che questi calcoli sono solo stime approssimative. Il valore delle monete nell’Antico Testamento era influenzato da molteplici fattori, tra cui la purezza dei metalli utilizzati e le fluttuazioni economiche dell’epoca.
Il baratto
Accanto all’uso delle monete, forse in un periodo ancora più antico, la Bibbia ebraica testimonia anche l’uso del baratto che consisteva in questi tipi di scambio:
scambio di cibo: un esempio di scambio di cibo può essere trovato in Genesi 37,28, che narra la vendita di Giuseppe da parte dei suoi fratelli:
Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.
Scambio di bestiame: si trova in Genesi 21,27, dove Abramo e Abimelech fanno un patto di non aggressione e Abimelech dona a Abramo sette agnelli in segno di pace:
Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell’armento, li diede ad Abimèlech: tra loro due conclusero un’alleanza.
Servizi come baratto: Il libro di Rut descrive come ella lavorò nei campi di Boaz in cambio di cibo. Anche se il baratto non è esplicitamente menzionato, il libro di Rut ne fornisce un esempio pratico nelle azioni di Rut e Boaz.