E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.
Genesi 1,11-12
Non vi sembra strano che Dio ordini alla terra di fare qualcosa al suo posto? La chiave per risolvere questa apparente contraddizione è nel modo in cui ho tradotto ‘erets (אָֽרֶץ) – “terra” – una parola che nella lingua ebraica è al genere femminile e, perciò, può essere tradotta con “madre terra”.
Madre terra
Infatti, in molte religioni dell’antichità, la terra era una divinità femminile che veniva fecondata dal cielo che, anche in ebraico, è al genere maschile; in tal modo essa poi produceva la vegetazione.
Evidentemente qualcosa di questo comune sfondo mitologico è presente anche tra le righe di questo racconto, anche se in esso è solo Dio che crea … tuttavia anche nella Bibbia la terra sembra condividere questa sua assoluta prerogativa. All’inizio del racconto, infatti, sembra che il vento divino non solo volteggiasse sulle acque, ma misteriosamente le fecondasse (cfr. Gen 1,2).
Alcuni antichi studiosi cristiani della Bibbia pensarono allora che lo Spirito di Dio – il vento divino – volteggiando sulle acque vi avesse gettato anche i “semi” che poi raggiunsero i fondali marini. Una volta emersi dalle acque e diventati terra asciutta, essa produsse la vegetazione, quando Dio ordinò alla terra di far spuntare ciò che “custodiva in grembo”.
La vegetazione
La vegetazione che spuntava dalla terra, doveva essere effettivamente un prodigio divino agli occhi di un uomo dell’antichità, compresi gli ebrei. Soprattutto questi ultimi, i quali ben sapevano come la terra ricoperta dalle acque alluvionali fosse poi, una volta asciutta, estremamente fertile.
In tutto ciò è evidente come la Bibbia, fin dalle sue prime pagine, inculchi il rispetto della terra che, come madre, produce la vita. La vegetazione viene descritta attraverso due parole ebraiche – ‘esev (עֵ֚שֶׂב) e ‘ets (עֵ֣ץ) – che rappresentano le due principali categorie di piante osservabili anche da chi non possiede nozioni di botanica: le piante erbacee e gli alberi.
L’insistenza dell’autore sui semi prodotti dalle piante non è, secondo me, motivata solo dalla propagazione delle varie specie. Oggi sappiamo, come del resto ben sapevano anche gli antichi, come un’alimentazione ricca di semi e frutta sia particolarmente indicata per mantenersi in salute e per vivere più a lungo … poiché si tratta di un tipo di alimentazione in armonia col cosmo.