Nel momento di massimo splendore, l’impero di Sargon e dei suoi discendenti si estendeva dalla costa persiana a quella siriaca del Mediterraneo. Nondimeno l’impero crollò intorno al 2200 a.C. a causa di invasioni e conflitti interni.
Tra le popolazioni che si infiltrarono in Mesopotamia c’erano gli Amorrei, che abitavano in città mesopotamiche come Mari e Babilonia, luoghi in cui essi assimilarono la cultura sumero-accadica.
Altre popolazioni amorree penetrarono nell’antica Canaan, dove conservarono la loro particolare struttura tribale. Il crollo dell’impero accadico fu seguito da un risveglio della civiltà sumera grazie alla Terza Dinastia di Ur (2060-1950 a.C.).
Fu in questo periodo che Hammurabi di Babilonia regnò dal 1792 al 1750 a.C.; il racconto babilonese della creazione (‘Enuma Elish’) fu composto proprio in suo onore.
Nel 1400 a.C. lo Stato dell’Assiria aumentò considerevolmente il proprio potere nel nord della Mesopotamia, diventando in seguito la potenza politica dominante del Vicino Oriente. I re Assisi imitarono i Babilonesi, rendendo culto agli stessi dei, anche se la loro divinità principale (identificata con Enlil) era Assur.
Nel secondo millennio, la popolazione di Canaan era composta da un miscuglio di razze in gran parte di origine semitica. Gli scavi hanno riportato alla luce i resto di piccolo templi nelle città cananee; essi racchiudevano statue cultuali in nicchie che si trovavano nella parte opposta all’ingresso.
Quando i templi avevano anche un cortile, i fedeli restavano all’esterno e solo i sacerdoti potevano entrare nel santuario. Nel cortile era collocato un grande altare ed uno più piccolo si trovava invece all’interno del tempio.
I resti di animali rinvenuti in questi luoghi di culto testimoniano che le offerte erano in gran parte agnelli e capretti. Erano ammesse anche offerte liquide di vino ed olio e veniva bruciato anche dell’incenso. In alcuni templi venivano erette delle colonne in pietra per commemorare i defunti, mentre altre simboleggiavano delle divinità.
Venivano scolpite statue di dei e dee oppure di metallo fuso e rivestite in oro, con indosso vestiti lussuosi ed agghindati di gemme preziose. A nord di Canaan, gli scavi della città di Ugarit hanno fornito ulteriori dettagli sulle pratiche religiose. I testi di Ugarit evidenziano che le divinità di Canaan erano simili a tante altre del Vicino Oriente Antico: erano potenze del mondo naturale.
El era il padre di dei e uomini; sua moglie era Asherah, la dea madre. El aveva una figlia di nome Anat che personificava la guerra e l’amore.
Era descritta in alcuni racconti come l’amante di suo fratello, Baal (il dio del clima). I testi di Ugarit riportano la vittoria di Ba’al su Yam (il mare) e contro Mot (il dio della morte). Tra gli altri dei, sono annoverati Shamash, la divinità del sole; Yarikh, la dea luna; Eshmun, il guaritore.
Questa struttura religiosa cananea come anche le precedenti civiltà sumera e accadica forniscono lo sfondo da cui si stagliò la religione del popolo ebraico.