La parola רֶגֶל deriva probabilmente dalla radice semitica RGL, che ha il significato primario di “piede”. Questo è evidente nel suo uso più comune in tutta la Bibbia, dove רֶגֶל si riferisce letteralmente alla parte del corpo che permette lo spostamento e il sostegno. Tuttavia, l’etimologia di una parola può spesso illuminare ulteriori livelli di significato che vanno oltre il semplice uso letterale.
Uso simbolico
Nel contesto culturale e religioso degli antichi ebrei, il linguaggio eufemistico aveva un ruolo importante, soprattutto per quanto riguarda i temi considerati delicati o privati, come la sessualità. La parola רֶגֶל, quindi, veniva utilizzata in alcuni contesti biblici come un modo per riferirsi ai genitali senza nominarli direttamente. Questo uso eufemistico riflette una sensibilità verso la sacralità del corpo e la decenza nel linguaggio, aspetti centrali nell’ebraismo.
Esempi biblici
Uno dei passaggi più noti in cui רֶגֶל assume un significato eufemistico si trova in Rut 3,4-7:
Quando andrà a dormire, osserva il luogo dove egli dorme; poi va’, alzagli la coperta dalla parte dei piedi e mettiti lì a giacere; ti dirà lui ciò che dovrai fare». Rut le rispose: «Farò quanto dici». Scese all’aia e fece quanto la suocera le aveva ordinato. Booz mangiò, bevve e aprì il cuore alla gioia; poi andò a dormire accanto al mucchio d’orzo. Allora essa venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi e si coricò.
Rut, su suggerimento della suocera Noemi, si sdraia ai piedi di Boaz dopo che questi si è addormentato, coprendosi con una parte del mantello di lui.
Il gesto di “scoprire i piedi” e sdraiarsi presso di essi, in questo contesto, è stato interpretato da molti studiosi come un allusivo gesto matrimoniale, che simboleggia un’offerta di protezione e appartenenza, ma anche il fatto concreto di un rapporto sessuale che Rut avrà con Boaz.
Un altro esempio è in 1 Samuele 24,4:
Arrivò ai recinti dei greggi lungo la strada, ove c’era una caverna. Saul vi entrò per un bisogno naturale, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna.
dove si narra di Davide che, avendo l’opportunità di uccidere Saul mentre quest’u. ltimo si trovava in una situazione vulnerabile. Nella Bibbia ebraica, l’espressione “per un bisogno naturale” è לְהָסֵ֣ךְ אֶת־רַגְלָ֑יו (lehasek ‘et-raghlaw), letteralmente “per coprire i suoi piedi”. Come segno di rispetto nei riguardi Saul e della sua nudità, Davide taglia semplicemente un lembo del mantello del vecchio re (cfr. 1 Sam 24,5).
Mentre Mosè ritorna in Egitto, il Signore lo incontra e cerca di ucciderlo. Zippora, la moglie di Mosè, prende un sasso tagliente e circoncide il figlio, toccando i piedi di Mosè con il prepuzio e dicendo “Tu sei per me uno sposo di sangue!”:
Mentre si trovava in viaggio, nel luogo dove pernottava, il Signore gli venne contro e cercò di farlo morire. Allora Zippora prese una selce tagliente, recise il prepuzio del figlio e con quello gli toccò i piedi e disse: «Tu sei per me uno sposo di sangue». Allora si ritirò da lui. Essa aveva detto sposo di sangue a causa della circoncisione.
Esodo 4,24-26
Anche se il termine “piedi” qui potrebbe essere interpretato letteralmente, alcuni studiosi suggeriscono che potrebbe essere un riferimento ai genitali, dato il contesto della circoncisione e il simbolismo del sangue.
Infine, dopo che il giudice Ehud ha assassinato il re Eglon, lascia la stanza chiudendo le porte dietro di sé. I servi di Eglon, aspettando fuori, ritardano l’intervento pensando che il loro re stia “coprendo i suoi piedi” nella stanza estiva, un eufemismo per l’uso del gabinetto.
Quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono e videro che i battenti del piano di sopra erano sprangati; dissero: «Certo attende ai suoi bisogni nel camerino della stanza fresca».
Giudici 3,24
Di nuovo, in ebraico, all’espressione “attende ai suoi bisogni” corrisponde la frase: מֵסִ֥יךְ ה֛וּא אֶת־רַגְלָ֖יו (mesik hu’ ‘et-raghlaw), letteralmente: “sta coprendo i suoi piedi”, ossia i suoi genitali. Infatti, la posizione accovacciata di Saul, permetteva di non esporre i suoi genitali.