Nel vasto panorama della tradizione letteraria e spirituale ebraica, i libri di Enoch emerge come un testo intrigante che attrae l’attenzione di studiosi, appassionati di teologia e amanti dell’Ebraismo.
Quest’opera apocrifa, scritta presumibilmente prima dell’era cristiana, offre una prospettiva unica su temi importanti e decisivi non solo per capire meglio i vangeli, ma anche la nostra stessa vita.
L’Origine del Male
Secondo i libri di Enoch, l’origine del male risiede nell’azione dei “Vigilanti” – in Aramaico עִירִין “irin” in Greco ἐγρήγοροι “egregoroi” – un gruppo di angeli che discese sulla terra infrangendo il volere divino. Questa tradizione si basa sul racconto biblico di Genesi 6,1-4.
La tradizione ebraica, radicata in quel brano, estrapolò che questi “angeli decaduti” rivelarono all’umanità conoscenze proibite, come l’astrologia, la magia e l’arte della creazione di armi. Inoltre, si unirono alle donne umane, dando vita ad una stirpe di giganti chiamata Nefilim (in Ebr. נְפִילִים).
Le loro azioni furono considerate immorali e contrarie alla volontà di Dio, e per questo furono puniti. Tuttavia, i loro insegnamenti – e la presenza spirituale degli stessi Nefilim – continuarono ad influenzare negativamente l’umanità, portando ad una società corrotta e violenta.
Quando nei vangeli si parla di “spiriti impuri o immondi”, molto probabilmente il riferimento è proprio agli spiriti di questi angeli caduti, che secondo la tradizione, ancora girovagano sulla terra, tentando gli uomini oppure perfino impossessandosi di essi.
Questo concetto dell’origine del male come risultato delle azioni degli angeli decaduti sfida la convinzione tradizionale cristiana secondo cui il male sarebbe stato introdotto nel mondo a causa della disobbedienza di Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden (cfr. Genesi 3).
Il Ruolo degli Angeli
Gli angeli giocano un ruolo significativo nel Libro di Enoch. Sono descritti come messaggeri di Dio, incaricati di compiere la Sua volontà.
I libri parla dei quattro arcangeli: Michele (in Ebr. מִיכָאֵל “chi come Dio?”), Gabriele (in Ebr. גַּבְרִיאֵל “Dio il mio forte”), Raffaele (in Ebr. רָפָאֵל “Dio guarsice”) e Uriele (אוּרִיאֵל “Dio è la mia luce”). Ciascuno di essi ha un ruolo specifico nel rapporto tra gli angeli e gli esseri umani, come guida, protezione e annunzio delle rivelazioni divine.
Il ruolo degli angeli nel Libro di Enoch è complesso e offre un’opportunità unica per comprendere come gli antichi ebrei immaginassero la mediazione tra l’uomo e Dio.
Il Diluvio Universale
Una delle storie più conosciute raccontate nel Libro di Enoch è quella del diluvio universale. Simile alla narrazione presente nel libro della Genesi della Bibbia, anche nel Libro di Enoch il diluvio è annunziato come una punizione degli esseri, come conseguenza della disobbedienza e del peccato.
Nel libro, il diluvio è provocato dalle azioni dei Nephilim, che hanno diffuso la malvagità sulla terra (cfr. Genesi 6,5 ss.). Tuttavia, Dio offre una via di fuga a Noè e alla sua famiglia, che vengono salvati grazie ad un’arca.
La storia del diluvio nel Libro di Enoch aggiunge dettagli e approfondisce la comprensione del concetto di giudizio divino presente nel racconto biblico.
I nomi degli angeli caduti
I libri di Enoch offre anche una visione particolare del male, declinato in un elenco degli angeli caduti. Eccone alcuni.
- Azazel (אֲזָאזֵל): è considerato uno dei principali angeli caduti menzionati nel Libro di Enoch. Si dice che abbia insegnato agli esseri umani l’arte della guerra e l’uso di armi e strumenti di metallo.
- Samyaza (שֵׁמִיחַזָה): si dice che abbia guidato un gruppo di duecento angeli ribelli nella discesa sulla Terra e nell’unione con le figlie degli uomini.
- Armaros (עַרְמָרוֹס): viene descritto come colui che ha insegnato agli umani l’arte della stregoneria.
- Baraqel (בַּרַּקֵל): viene associato all’insegnamento dell’astrologia agli esseri umani.
- Kokabiel (כּוֹכַבְאֵל) è descritto come un angelo caduto nel Libro di Enoch. È spesso associato all’insegnamento della conoscenza delle stelle e dell’astrologia.
- Gadriel (גַּדְרִיאֵל) è descritto come colui che ha corrotto l’umanità insegnando loro le armi di guerra, la violenza e altre pratiche proibite.ù
Il libri di Enoch sono talmente importanti per i primi cristiani – tutti provenienti dal giudaismo – che vengono citati perfino nel Nuovo Testamento, precisamente nella Lettera di Giuda, vv.14-15:
Profetò anche per loro Enoch, settimo dopo Adamo, dicendo:
«Ecco, il Signore è venuto con le sue miriadi di angeli per far il giudizio contro tutti, e per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà che hanno commesso e di tutti gli insulti che peccatori empi hanno pronunziato contro di lui».