Il conteggio delle dodici tribù in marcia nel deserto

24 Giugno 2022

Figli di Ruben, primogenito d’Israele, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Ruben risultarono quarantaseimilacinquecento. 

Figli di Simeone, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Simeone risultarono cinquantanovemilatrecento. 

Figli di Gad, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Gad risultarono quarantacinquemilaseicentocinquanta. 

Figli di Giuda, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Giuda risultarono settantaquattromilaseicento. 

Figli di Issacar, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Issacar risultarono cinquantaquattromilaquattrocento. 

Figli di Zàbulon, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Zàbulon risultarono cinquantasettemilaquattrocento. 

Figli di Giuseppe: figli di Efraim, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Efraim risultarono quarantamilacinquecento. 

Figli di Manasse, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: della tribù di Manasse i registrati risultarono trentaduemiladuecento. 

Figli di Beniamino, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Beniamino risultarono trentacinquemilaquattrocento. 

Figli di Dan, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Dan risultarono sessantaduemilasettecento.  

Figli di Aser, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Aser risultarono quarantunmilacinquecento. 

Figli di Nèftali, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall’età di vent’anni in su, quanti potevano andare in guerra: i registrati della tribù di Nèftali risultarono cinquantatremilaquattrocento. D

i quelli Mosè e Aronne fecero il censimento, con i dodici uomini capi d’Israele: ce n’era uno per ciascuno dei loro casati paterni. Tutti gli Israeliti dei quali fu fatto il censimento secondo i loro casati paterni, dall’età di vent’anni in su, cioè tutti gli uomini che in Israele potevano andare in guerra, Quanti furono registrati risultarono seicentotremilacinquecentocinquanta.

Numeri 1,20-46

Per raggiungere il numero di dodici, la tribù di Giuseppe viene suddivisa in due tribù: Efraim Manasse (cfr. Gen 48,5).

Le toledot (generazioni)

L’unico elemento che diverge dall’insieme del testo – assai stereotipato – è la descrizione di Ruben, presentato come primogenito (Cfr. Gen 29,32).

Egli sarà anche quello che proporrà ai suoi fratelli di non uccidere Giuseppe, ma di gettarlo in una cisterna con l’intento di riportarlo al padre (Gen 37).

Si parla sempre di discendenti, una parola ebraica assai cara agli autori sacerdotali della Genesi, che la usano fin dall’inizio del racconto: toledoth (in Ebr.: תּוֹלְדֹת).

Il termine viene dalla radice yalad (in Ebr. יָלַד) e significa generare, di qui il sostantivo toledoth (plurale femminile) che significa sia generazioni (od origini) che anche storia di famiglia (come per esempio in Genesi, dove lo si ritrova all’inizio della storia della famiglia di Giuseppe, per esempio).

I nomi delle tribù e l’autore del brano

Forse i nomi delle tribù rispecchiano, geograficamente, l’area intorno alla Giudea con qualche sconfinamento a nord e ad est.

Non credo sia casuale questa descrizione, poiché potrebbe riflettere gli interessi politici di Giosia, alla cui epoca potrebbe risalire questo testo chiaramente propagandistico.

Esso giustificherebbe così le pretese reali di riconquista di parte dell’antico regno di Davide. Il carattere epico ed esorbitante delle cifre che rappresentano il conteggio degli Israeliti si adeguerebbero perfettamente a tale fine ideologico.

L’autore sacerdotale, infine, potrebbe averlo preso e inserito nella fase finale della redazione del Pentateuco.

Uomini in età da guerra

La frase quanti potevano andare in guerra si ripete quattordici volte nel capitolo e fa parte dello stile stereotipato del capitolo.

Tuttavia, rientra in un clichet narrativo sacerdotale e non ha alcun significato bellico. Qui non si sta descrivendo   l’Israele che andrà alla guerra, ma l’Israele radunato attorno al culto del Tempio di Gerusalemme.

Infatti, la fraseologia pedissequamente ripetuta assomiglia assai ad un rituale liturgico.

Simone Venturini

Simone Venturini

Simone Venturini, nato a Fano, Biblista e Professore di Ebraico e Studi biblici è da sempre in prima linea nel settore della divulgazione e della formazione. Vive a Roma insieme alla sua famiglia ed ha ricoperto ruoli importanti nelle più prestigiose università e istituzioni pontificie di Roma. La sua mission è quella di dare alla gente gli strumenti indispensabili per approfondire la Bibbia e capire il senso della vita e della storia.

il nome

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Se vuoi verificare il significato originale della Bibbia, per capire meglio cosa accade nel mondo e uscire dall’ansia della precarietà, di una vita senza radici, il video corso di ebraico antico è ciò che fa per te!

CORSO BIBLICO

Pensi che la Bibbia sia un libro che parli solo del passato? Credi che la Bibbia non abbia nulla a che fare con la tua vita, oggi? Scopri il corso che ti farà cambiare idea e crollare tanti luoghi comuni

Articoli correlati

La potenza della parola: il verbo אָמַר (‘amar) nella Bibbia Ebraica

La potenza della parola: il verbo אָמַר (‘amar) nella Bibbia Ebraica

Genesi 1,3 «Dio disse: «Sia la luce!» E la luce fu». וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים יְהִי אוֹר וַיְהִי אוֹר Vayomer Elohim yehi or vayhi or In questo versetto, il verbo אָמַר (amar) è usato per descrivere l'atto creativo di Dio. Dio "disse" e, con la sua parola, creò la luce....

Perché la preghiera spesso un funziona?

Perché la preghiera spesso un funziona?

«In verità io vi dico: se uno dice a questo monte: «Sii sollevato e sii gettato nel mare», e se non dubita suo cuore, ma crede che quanto dice avverrà, gli sarà fatto» Marco 11,23 ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι ὃς ἂν εἴπῃ τῷ ὄρει τούτῳ Ἄρθητι καὶ βλήθητι εἰς τὴν θάλασσαν καὶ μὴ...

Di quanti libri è composta la Bibbia ebraica?

Di quanti libri è composta la Bibbia ebraica?

La Bibbia ebraica, o Tanakh, è una raccolta di testi sacri che formano la base del giudaismo. La parola "Tanakh" è un acronimo formato dalle iniziali delle tre parti principali che la compongono: Torah, Nevi'im e Ketuvim. Torah (תּוֹרָה) «Ascolta, Israele: il Signore...

SCOPRI I TESORI DELLA BIBBIA EBRAICA

CON I MIEI CORSI

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Un corso unico, che ti consente di imparare l’ebraico in maniera basilare fin dal primo livello. Dalla Genesi, ai profeti, ti do le chiavi del tuo mondo interiore…

CORSO BIBLICO

Una vera e propria scuola di interpretazione biblica. Ogni testo viene studiato a più livelli, attualizzandolo e portandolo direttamente alla tua esperienza di vita.

biblepedia

La Bibbia come non te l’hanno mai spiegata

Chi è l’angelo (מַלְאָךְ – mal’ak) nella Bibbia ebraica?

Il termine מַלְאָךְ appare in numerosi passaggi della Bibbia ebraica. La parola ebraica מַלְאָךְ (mal’akh) deriva dalla radice verbale לָאַךְ (la’akh), che significa "inviare". Pertanto, מַלְאָךְ può essere tradotto come "messaggero" o "colui che è inviato". Nella...

COME POSSO AIUTARTI?

Privacy Policy

5 + 8 =

error: Il contenuto è protetto