L’impero assiro fu uno dei più antichi e potenti imperi della storia. Fiorì nell’antica Mesopotamia intorno al 2000 a.C. e raggiunse il suo apogeo tra l’VIII e il VII secolo a.C. sotto il regno di re come Tiglat-Pileser I, Sargon II e Assurbanipal.
L’Impero assiro si distingueva per la sua feroce strategia militare e la sua organizzazione amministrativa. Gli assiri avevano un esercito ben addestrato e disciplinato, con una fanteria molto ben addestrata e formidabili carri da guerra.
La loro abilità militare era tale da permettere loro di conquistare un territorio vastissimo, che comprendeva l’odierna Siria, l’Iraq, l’Iran e parti della Turchia e dell’Egitto.
Gli Assiri erano noti per le loro tattiche “psicologiche”, tra cui deportazioni di massa e massacri, che erano utilizzate per intimidire e sottomettere le popolazioni sconfitte.
Le loro campagne militari erano spesso anticipate e coadiuvate da un’efficace rete di spionaggio e da un sistema di comunicazione rapida basato su una rete stradale efficiente.
Dal punto di vista culturale, gli Assiri influenzarono notevolmente la regione in cui vivevano. Infatti, svilupparono un sistema di scrittura chiamato “cuneiforme” – costituito ossia da piccoli cunei che venivano impressi nell’argilla – che è fu ampiamente usato in tutta la Mesopotamia.
Furono anche abili costruttori di grandi palazzi e templi, alcuni dei quali ornati con opere d’arte e bassorilievi che narrano le gesta militari e scene di vita quotidiana.
Nonostante la loro potenza, l’Impero assiro fu sconvolto da diverse ribellioni interne e invasioni, ma alla fine fu annientato dall’Impero neo-babilonese intorno al 612 a.C. Questa conquista segnò la fine dell’era assira, anche se l’influenza culturale degli Assiri si farà ancora sentire per diversi secoli nella regione.
Gli Assiri e la Bibbia
Per quanto riguarda gli eventi narrati nella Bibbia, gli Assiri sono tristemente noti perché distrussero nel 722 a.C. il cosiddetto “Regno del Nord” – o Israele propriamente detto – ponendo fine a un periodo prospero politico e culturale.
Da allora, gli Assiri dominarono sull’intera area ed anche a sud – nella Giudea – con la loro cultura e il loro stile letterario, che si riconosce ancora in alcuni libri della Bibbia, specialmente nel Deuteronomio.
Celebre è anche il brano di Isaia – capp. 36-37 – dove il profeta aiuta il re di Giuda Ezechia a non fronteggiare direttamente l’impero assiro che incalzava Gerusalemme, fidandosi dell’alleato egizio, ma solo nel Signore che avrebbe mutato il pensiero di Sennacherib e l’avrebbe convinto a ritirarsi. Così avvenne.
Così profonda fu l’influenza degli assiri sulla Bibbia, che anche dopo la caduta dell’Impero, l’ideale dell’impero soverchiante e internazionale restò così influente nel pensiero degli autori biblici, che anche il libro di Tobia fu idealmente ambientato a Ninive, capitale dell’Assiria.