Gli ebrei diedero un nome preciso alla divinità che gli antichi abitanti di Canaan chiamavano semplicemente ’elohìm (אֱלֹהִ֑ים). In realtà, non si tratta di un nome, ma di una misteriosa realtà composta da quattro lettere ebraiche: YHWH (יהוה), che gli ebrei di ogni tempo pronunciano ‘Adonài e che significa Signore.
Dio e la sua natura
Corrisponde al greco kuriòs (κύριος) e fu il titolo che i cristiani affiancarono al nome di Gesù, poiché credevano che in lui fosse in qualche modo presente lo stesso Dio adorato dagli ebrei.
Le principale manifestazioni di Dio racchiuse nella Bibbia ci permettono di percepire qualcosa della sua natura che non sembra separabile dal mondo a cui essa appartiene. Ho chiamato questa realtà mondo di Dio. La sua principale caratteristica è la Luce.
La Bibbia la paragona spesso allo splendore del sole e perciò ne condivide alcune sue caratteristiche. È pulsante e racchiude in sé l’intera gamma cromatica dei suoi raggi. A differenza della luce del sole, la luce del mondo di Dio può attraversare barriere solide senza modificarne la struttura fisica.
Dio e le sue manifestazioni
Questo mondo luminoso è l’habitat di tutto ciò che condivide la sua eterea natura e che non è possibile identificare se non attraverso le sue manifestazioni, che rispecchiano tutto ciò che caratterizza l’uomo e la sua capacità di rappresentare Dio lungo la storia.
Dalla prima alla sua ultima pagina, le più importanti manifestazioni di Dio sono accomunate da un nome: angelo (in Ebr. מַלְאָךְ “mal’àk” in Greco ἄγγελος “ànghelos”). Al di là delle molteplici rappresentazioni che ne hanno opacizzato la natura, il nome nasconde ciò che veramente rappresenta e che il verbo greco da cui proviene – anghellein – descrive: comunicare.
In tal senso, tutto ciò che manifesta il mondo luminoso di Dio nel mondo dell’uomo è di natura angelica. Anche se in linea di principio non si può escludere l’esistenza di esseri celesti, il canale più efficace attraverso il quale Dio comunica con l’uomo è rappresentato dai simboli.
Dal greco symballein, i simboli uniscono in diversi modi il mondo dell’uomo alla luce del mondo divino. L’opposto del simbolo è invece il diabolos, ossia il diavolo.
[Materiale non pubblicato originariamente appartenente al manoscritto de I grandi misteri irrisolti della Chiesa, uscito nel 2012 per i tipi della Newton Compton].
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