La Bibbia ebraica, o Tanakh, è una raccolta di testi sacri che formano la base del giudaismo. La parola “Tanakh” è un acronimo formato dalle iniziali delle tre parti principali che la compongono: Torah, Nevi’im e Ketuvim.
Torah (תּוֹרָה)
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo.
Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze».Dt 6,4-5
La parola “Torah” (תּוֹרָה) significa “insegnamento” o “legge”. È la parte più sacra e centrale della Bibbia ebraica e comprende i primi cinque libri, conosciuti anche come il Pentateuco. Questi libri sono:
- Genesi (Bereshit – בְּרֵאשִׁית): Racconta la creazione del mondo, le storie dei patriarchi e la formazione del popolo d’Israele.
- Esodo (Shemot – שְׁמוֹת): Narra la liberazione degli Israeliti dalla schiavitù in Egitto e la ricezione dei Dieci Comandamenti.
- Levitico (Vayyikra – וַיִּקְרָא): Contiene leggi e precetti riguardanti il culto e la purezza rituale.
- Numeri (Bamidbar – בְּמִדְבַּר): Descrive le peregrinazioni degli Israeliti nel deserto.
- Deuteronomio (Devarim – דְּבָרִים): Raccoglie i discorsi di Mosè prima dell’ingresso nella Terra Promessa.
La Torah è considerata la rivelazione diretta di Dio a Mosè e rappresenta il fondamento delle leggi e dei principi etici dell’ebraismo.
Nevi’im (נְבִיאִים)
«Ma quanti sperano nel Signore acquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi».
Is 40,31
“Nevi’im” (נְבִיאִים) significa “Profeti”. Questa sezione è suddivisa in due parti: i Profeti Anteriori e i Profeti Posteriori. I libri dei Profeti Anteriori comprendono le storie storiche e narrative del popolo d’Israele, mentre i Profeti Posteriori includono le profezie e le visioni dei profeti.
Profeti Anteriori:
- Giosuè (Yehoshua – יְהוֹשֻעַ)
- Giudici (Shofetim – שֹׁפְטִים)
- Samuele (Shemuel – שְׁמוּאֵל)
- Re (Melachim – מְלָכִים)
Profeti Posteriori:
- Isaia (Yesha’yahu – יְשַׁעְיָהוּ)
- Geremia (Yirmeyahu – יִרְמְיָהוּ)
- Ezechiele (Yechezk’el – יְחֶזְקֵאל)
- I dodici profeti minori (Trei Asar – תרי עשר), tra cui:
- Osea (Hoshea’ – הוֹשֵׁעַ)
- Gioele (Yo’el – יוֹאֵל)
- Amos (‘Amos – עָמוֹס)
- Abdia (Ovadyah – עֹבַדְיָה)
- Giona (Yonah – יוֹנָה)
- Michea (Mikah – מִיכָה)
- Nahum (Nachum – נַחוּם)
- Abacuc (Chavaqquq – חֲבַקּוּק)
- Sofonia (Tzefanyah – צְפַנְיָה)
- Aggeo (Chaggai – חַגַּי)
- Zaccaria (Zekaryah – זְכַרְיָה)
- Malachia (Mala’khi – מַלְאָכִי)
I Nevi’im rappresentano la voce di Dio attraverso i profeti, che guidano, avvertono e incoraggiano il popolo d’Israele a seguire le vie del Signore.
Ketuvim (כְּתוּבִים)
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.Sal 23,1-4
“Ketuvim” (כְּתוּבִים) significa “Scritti”. Questa sezione comprende una varietà di libri che includono poesia, filosofia, storia e narrativa. Tra i libri più noti ci sono:
- Salmi (Tehillim – תְּהִלִּים)
- Proverbi (Mishle – מִשְׁלֵי)
- Giobbe (‘Iyyov – אִיּוֹב)
- Il Cantico dei Cantici (Shir Hashirim – שִׁיר הַשִּׁירִים)
- Rut (Rut – רוּת)
- Lamentazioni (Ekah – אֵיכָה)
- Ecclesiaste (Kohelet – קֹהֶלֶת)
- Ester (Ester – אֶסְתֵּר)
- Daniele (Dani’el – דָּנִיֵּאל)
- Esdra-Neemia (Ezra-Nechemiah – עזרא־נחמיה)
- Cronache (Divre Hayyamim – דִּבְרֵי הַיָּמִים)
I Ketuvim riflettono una gamma di esperienze umane e divine, offrendo insegnamenti morali, saggezza e riflessioni spirituali.
Lo sviluppo storico della divisione
La divisione della Bibbia ebraica in Torah, Nevi’im e Ketuvim è il risultato di un lungo processo storico e redazionale. La Torah fu la prima sezione a essere canonizzata, probabilmente intorno al V secolo a.C.
Durante il periodo del Secondo Tempio, i libri dei Profeti furono riconosciuti e aggiunti al canone.
La sezione dei Ketuvim fu l’ultima a essere stabilita, con alcuni libri che entrarono nel canone ebraico solo intorno al I-II secolo d.C.
La canonizzazione del Tanak riflette l’evoluzione della tradizione ebraica e la necessità di preservare testi considerati ispirati e autorevoli. Ogni sezione del Tanak offre una prospettiva unica sulla relazione tra Dio e il Suo popolo, contribuendo a formare una visione complessa e ricca della fede ebraica.