Cosa fa un biblista? Esempio di studio di Esodo 14 (prima parte)

30 Gennaio 2024

Esodo 14, il famoso brano dell’apertura del mare (rosso), è un testo molto esemplificativo per capire il processo di formazione di un testo biblico, dal suo nucleo originale, fino alla forma finale che oggi troviamo nelle nostre Bibbie. I biblisti chiamano questo lavoro “esegesi storico critica”.

Il primo passo di questa metodologia è il riconoscimento di eventuali testi diversi fusi insieme da uno o più redattori nel corso del tempo, prendendo informazioni da fonti diverse e magari aggiungendo anche qualche riflessione ulteriore che non rientrava nel materiale ricevuto.

Prendiamo un semplice versetto del testo che esemplifica e racchiude due versioni diverse dell’apertura del mare o, due modi diversi di presentare lo stesso evento. Diciamo subito che in Esodo 14 mai si parla di Mar Rosso, bensì semplicemente “il mare” (הַיָּ֑ם – hayyam). Ciò ha un motivo preciso che vedremo più avanti.

Ecco il versetto:

Allora Mosè stese la mano sul mare

E il Signore, durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero

Esodo 14,21

Secondo gli studiosi, i due colori evidenziano e tematizzano due versioni diverse fuse insieme nello stesso capitolo. Secondo il testo in verde, Mosè stende la mano sul mare e le acque si dividono (cfr. anche v. 16); secondo il testo evidenziato in rosso, il Signore fa soffiare un vento che prosciuga il mare.

Sono come dei titoli di due racconti fusi insieme e che è compito dei biblisti riconoscere:

Racconto A – “divisione delle acque“. Il v. 21 è l’esecuzione di un ordine dato al v.16. Qui si dice anche che “gli ebrei entreranno nel mare all’asciutto” frase che corrisponde a ciò che si dice al v. 22a. A questo racconto appartengono anche le osservazioni sulle “muraglie di acqua” al v. 22 e al v. 29.

Il racconto sarebbe così composto dai seguenti versetti: 1-4.7-8.15-18.21 (“e Mosè stese la mano sul mare e le acque si divisero”), 22-23.26.27 (“e Mosè stese la mano sul mare”), 28-29. Il tema di fondo di questi versetti, oltre alla divisione del mare, è la corrispondenza tra la parola di Dio e il suo compimento, tema tipico dell’autore sacerdotale.

L’intenzione del racconto è la manifestazione della gloria di Dio davanti agli egiziani. Vi è però un problema. Perché al v. 15 Dio chiede a Mosè il motivo per cui grida verso di lui se in precedenza, nel testo, non si menziona tale grido di Mosè?

Racconto Bprosciugamento del mare“. Questo secondo racconto sarebbe composto dai seguenti versetti: 13,17-18; 14,5.6-7.10.13-14. 21 (“e il Signore, durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto”).24-25.27.28b.30-31.

I temi che legano questi versetti – che offrono nell’insieme una versione meno coerente del miracolo rispetto alla precedente – sarebbero: la nube, il timore, il vocabolario militare e le notazioni di tempo. Qui è Mosè che parla e Dio agisce e lo scopo del racconto è la salvezza d’IsraeleCompiuto il miracolo, Israele crede non solo al Signore, ma anche a Mosè.

Simone Venturini

Simone Venturini

Simone Venturini, nato a Fano, Biblista e Professore di Ebraico e Studi biblici è da sempre in prima linea nel settore della divulgazione e della formazione. Vive a Roma insieme alla sua famiglia ed ha ricoperto ruoli importanti nelle più prestigiose università e istituzioni pontificie di Roma. La sua mission è quella di dare alla gente gli strumenti indispensabili per approfondire la Bibbia e capire il senso della vita e della storia.

il nome

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Se vuoi verificare il significato originale della Bibbia, per capire meglio cosa accade nel mondo e uscire dall’ansia della precarietà, di una vita senza radici, il video corso di ebraico antico è ciò che fa per te!

CORSO BIBLICO

Pensi che la Bibbia sia un libro che parli solo del passato? Credi che la Bibbia non abbia nulla a che fare con la tua vita, oggi? Scopri il corso che ti farà cambiare idea e crollare tanti luoghi comuni

Articoli correlati

La potenza della parola: il verbo אָמַר (‘amar) nella Bibbia Ebraica

La potenza della parola: il verbo אָמַר (‘amar) nella Bibbia Ebraica

Genesi 1,3 «Dio disse: «Sia la luce!» E la luce fu». וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים יְהִי אוֹר וַיְהִי אוֹר Vayomer Elohim yehi or vayhi or In questo versetto, il verbo אָמַר (amar) è usato per descrivere l'atto creativo di Dio. Dio "disse" e, con la sua parola, creò la luce....

Perché la preghiera spesso un funziona?

Perché la preghiera spesso un funziona?

«In verità io vi dico: se uno dice a questo monte: «Sii sollevato e sii gettato nel mare», e se non dubita suo cuore, ma crede che quanto dice avverrà, gli sarà fatto» Marco 11,23 ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι ὃς ἂν εἴπῃ τῷ ὄρει τούτῳ Ἄρθητι καὶ βλήθητι εἰς τὴν θάλασσαν καὶ μὴ...

Di quanti libri è composta la Bibbia ebraica?

Di quanti libri è composta la Bibbia ebraica?

La Bibbia ebraica, o Tanakh, è una raccolta di testi sacri che formano la base del giudaismo. La parola "Tanakh" è un acronimo formato dalle iniziali delle tre parti principali che la compongono: Torah, Nevi'im e Ketuvim. Torah (תּוֹרָה) «Ascolta, Israele: il Signore...

SCOPRI I TESORI DELLA BIBBIA EBRAICA

CON I MIEI CORSI

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Un corso unico, che ti consente di imparare l’ebraico in maniera basilare fin dal primo livello. Dalla Genesi, ai profeti, ti do le chiavi del tuo mondo interiore…

CORSO BIBLICO

Una vera e propria scuola di interpretazione biblica. Ogni testo viene studiato a più livelli, attualizzandolo e portandolo direttamente alla tua esperienza di vita.

biblepedia

La Bibbia come non te l’hanno mai spiegata

Chi è l’angelo (מַלְאָךְ – mal’ak) nella Bibbia ebraica?

Il termine מַלְאָךְ appare in numerosi passaggi della Bibbia ebraica. La parola ebraica מַלְאָךְ (mal’akh) deriva dalla radice verbale לָאַךְ (la’akh), che significa "inviare". Pertanto, מַלְאָךְ può essere tradotto come "messaggero" o "colui che è inviato". Nella...

COME POSSO AIUTARTI?

Privacy Policy

13 + 15 =

error: Il contenuto è protetto