La Bibbia ebraica contiene due passi che sembrano condannare chiaramente gli atti omosessuali, così come li intendiamo oggi. Si tratta di Levitico 18,22 e 20,22. Iniziamo dal primo:
Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio.
וְאֶת־זָכָ֖ר לֹ֣א תִשְׁכַּ֑ב מִשְׁכְּבֵ֣י אִשָּׁ֔ה תּֽוֹעֵבָ֖ה הֽוּא׃
Levitico 18,22
L’interpretazione di Levitico 18:22 è stata oggetto di dibattito e discussione tra studiosi biblici, teologi e membri delle comunità religiose per molti anni.
Questo versetto specifico è spesso citato come una presunta condanna dell’omosessualità nella Bibbia ebraica, ma è importante analizzare il contesto storico e culturale in cui è stato scritto per ottenere una comprensione accurata del suo significato.
Il testo di Levitico 18,22
Per comprendere appieno il significato di questo versetto, è essenziale considerare il contesto storico e culturale in cui è stato scritto. Il Levitico è uno dei libri della Torah – il Pentateuco – ed è stato composto tra il VI e il IV secolo a.C.
Le norme e i divieti contenuti in Levitico facevano parte del cosiddetto “Codice di santità”, una raccolta di leggi che gli antichi israeliti dovevano osservare per mantenersi “puri”, ossia separati dal resto dei popoli e a Dio graditi.
Anche l’atto sessuale di un uomo che penetra un altro uomo dev’essere compreso in tale contesto cultuale.
Interpretazioni possibili
Infatti, le interpretazioni variano notevolmente. Alcuni studiosi e teologi sostengono che questo versetto condanni inequivocabilmente l‘omosessualità.
Tuttavia, altri interpreti ritengono che il testo potrebbe fare riferimento a una forma specifica di comportamento sessuale all’interno di un contesto particolare, come la prostituzione sacra nei templi pagani dell’epoca. Quest’ultima interpretazione cultuale si basa sulla parola abominio, in ebr. to’evah.
Questa parola è usata altrove nella Bibbia ebraica per parlare dell’idolatria, ossia dei sacrifici a dèi. Perciò, il testo non può essere usato in relazione al comportamento omosessuale, bensì alla possibilità che tale atto sessuale possa diventare il centro gravitazionale della propria esistenza.
Tra l’altro, è importante notare che la Bibbia è composta da molte leggi e prescrizioni, alcune delle quali sono state abrogate o interpretate in modo diverso nel corso dei secoli.
Ad esempio, altre leggi presenti in Levitico vietano il consumo di carne di maiale (Levitico 11,7) e il tessuto misto (Levitico 19,19), ma queste leggi non sono più seguite rigidamente dalla maggior parte delle comunità cristiane.
Il testo di Levitico 20,22
Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
וְאִ֗ישׁ אֲשֶׁ֨ר יִשְׁכַּ֤ב אֶת־זָכָר֙ מִשְׁכְּבֵ֣י אִשָּׁ֔ה תּוֹעֵבָ֥ה עָשׂ֖וּ שְׁנֵיהֶ֑ם מ֣וֹת יוּמָ֔תוּ דְּמֵיהֶ֖ם בָּֽם
Quindi se interpretassimo alla lettera questo passaggio, dovremmo mettere a morte un uomo che si comporta in tal modo? Purtroppo, in passato e anche in Europa, gli omosessuali sono stati perseguitati proprio sulla base di testi come questi.
Qui di nuovo, viene usata la parola to’evah, ossia “abominio”, da intendersi nello stesso senso detto sopra. Ciò non significa che l’atto omosessuale sia da paragonare a quello tra uomo e donna. La “penetrazione naturale” che la Bibbia intende è quella tra uomo e donna.
Altri tipi di penetrazione – quella anale per esempio anche tra i cosiddetti “eterosessuali” – diciamo che non sono così in linea con il progetto creativo di Dio, ma non possono essere assolutamente condannati perché la Bibbia lo dice.
L’esperienza comune dice che qualsiasi cosa – non solo il sesso – che prenda il posto di Dio e sia assolutizzato, diventa ipso facto abominio.