Abramo e il sacrificio di Isacco

7 Luglio 2023

Secondo la Bibbia e la tradizione ebraica, Abramo – in Ebr. אַבְרָם “Avram” (“padre esaltato”) – nacque nella città di Ur, nell’antica Mesopotamia (l’attuale Iraq), circa 4.000 anni fa.

La Storia di Abramo

Abramo era il figlio di Terach e apparteneva alla famiglia di Sem, uno dei figli di Noè (Cfr. Genesi 11). La storia di Abramo inizia con Dio che gli appare e gli ordina di lasciare la sua terra e la sua famiglia per andare verso una terra che Dio gli avrebbe mostrato (Cfr. Genesi 12).

Durante questa apparizione il suo nome cambia: אַבְרָהָם “Avraham” – “Padre di una moltitudine [di popoli]”.

Abramo obbedisce a Dio e si mette in viaggio con sua moglie Sara (allora chiamata Sarai) e suo nipote Lot.

Attraversano diverse terre e si stabiliscono nella regione di Canaan. Qui, Abramo riceve altre promesse da parte di Dio, incluso il fatto che la sua discendenza sarebbe diventata numerosa e avrebbe posseduto quella terra (cfr. Genesi 15).

La sterilità di Sara sua moglie

Tuttavia, Abramo e Sara – in Ebr. שָׂרָי “saray” (“la mia principessa”) – erano senza figli e continuavano ad invecchiare. Disperati, presero l’iniziativa e Abramo ebbe un figlio, Ismaele, dalla sua schiava egiziana, Agar. Nonostante ciò, Dio gli promise ancora che suo figlio con Sara sarebbe stato il suo erede.

Quando Abramo aveva novantanove anni e Sara novantanove, Dio rinnovò la sua promessa e disse loro che avrebbero avuto un figlio l’anno successivo. Anche il nome di sara cambia: שָׂרָה – “Sarah” – “principessa, donna forte”. Nacque così Isacco, il figlio della promessa.

La fede e l’obbedienza di Abramo sono considerate esemplari in tutte e tre le religioni abramitiche, Cristianesimo compreso.

La discendenza di Abramo attraverso Isacco divenne il popolo ebraico, mentre Ismaele è considerato il progenitore delle tribù arabe.

Il sacrificio di Isacco

Il sacrificio di Isacco è un episodio significativo nella storia di Abramo, narrato nel libro della Genesi (cap. 22). Questo racconto è considerato un test di fede estremo imposto da Dio ad Abramo.

Secondo la narrazione, dopo che Dio aveva promesso ad Abramo che Isacco sarebbe stato il figlio della promessa e che la sua discendenza sarebbe diventata numerosa,

Dio mise alla prova la fede di Abramo chiedendogli di sacrificare suo figlio Isacco come un olocausto su un monte specifico, che in seguito fu identificato come il Monte Moriah, il luogo dove poi sarà costruita Gerusalemme.

Nonostante la richiesta apparentemente sconvolgente, Abramo obbedì senza esitazione. Preparò tutto il necessario per il sacrificio e, insieme a Isacco, si incamminò verso il luogo designato.

Durante il viaggio, Isacco, rendendosi conto che mancava l’animale per il sacrificio, chiese a suo padre dove si trovasse l’agnello. Abramo rispose che Dio avrebbe provveduto.

Quando Abramo arrivò sul monte e costruì l’altare, legò Isacco e lo pose sopra l’altare stesso. Mentre Abramo stava per colpire Isacco con il coltello, un angelo del Signore intervenne e fermò l’atto sacrificale.

L’angelo disse ad Abramo di non fare alcun male a Isacco e gli rivelò che la sua fede era stata pienamente dimostrata. Abramo, sollevato e grato, vide un ariete intrappolato tra i cespugli vicini e lo offrì in sacrificio al posto di Isacco.

Questo evento segna un momento cruciale nella storia della fede ebraica. Rappresenta la totale sottomissione e obbedienza di Abramo a Dio, anche quando la richiesta sembrava incomprensibile e contraddittoria rispetto alle promesse precedenti.

L’Aqedah

L’Aqedah – in Ebr. עֲקֵדָה – significa “legatura” o “offerta” ed è un termine utilizzato per riferirsi al racconto del sacrificio di Isacco da parte di Abramo, come descritto nella Bibbia ebraica nel libro della Genesi.

La parola deriva dalla frase “Abramo legò – in Ebr. וַֽיַּעֲקֹד֙ “wajj’aqod” – Isacco” (Gen. 22, 9).

Il concetto principale dell’Aqedah riguarda la fede e l’obbedienza assoluta ad Dio. Abramo viene messo alla prova da Dio, che gli ordina di sacrificare – dopo averlo “legato” – il suo unico figlio, Isacco, come un olocausto.

Abramo risponde prontamente e si prepara ad adempiere all’ordine divino, dimostrando una fede radicale e una completa sottomissione alla volontà di Dio, anche in un’azione così dolorosa e contraddittoria.

L’Akedah solleva importanti questioni etiche e teologiche. Una di queste riguarda il conflitto tra l’amore di un genitore per il proprio figlio e l’amore e la devozione a Dio.

Abramo è chiamato a compiere un atto che sembra andare contro l’istinto naturale di proteggere e preservare la vita di suo figlio. Tuttavia, la storia mette in luce il primato di Dio e la sua richiesta di una totale dedizione, persino a costo della separazione più dolorosa.

Ci sono anche interpretazioni più ampie del tema dell’Aqedah. Alcuni studiosi vedono l’Aqedah come una critica alla pratica del sacrificio umano che era diffusa in alcune culture antiche.

Nel racconto, Dio fornisce un ariete come sostituto per Isacco, suggerendo che l’offerta di animali come sacrificio è preferita rispetto all’offerta di esseri umani. Questa interpretazione mette in luce l’evoluzione del pensiero religioso e la transizione verso il culto di un Dio che non richiede sacrifici umani.

L’Aqedah ha anche un significato simbolico più ampio. Molti studiosi vedono l’episodio come una prefigurazione del sacrificio di Gesù Cristo nel cristianesimo.

Come Isacco, Gesù viene considerato il figlio unigenito offerto da Dio come sacrificio per la salvezza dell’umanità. Questa interpretazione collega l’Aqedah alla redenzione e al tema centrale del sacrificio nella teologia cristiana.

Foto di Marek Piwnicki su Unsplash

Simone Venturini

Simone Venturini

Simone Venturini, nato a Fano, Biblista e Professore di Ebraico e Studi biblici è da sempre in prima linea nel settore della divulgazione e della formazione. Vive a Roma insieme alla sua famiglia ed ha ricoperto ruoli importanti nelle più prestigiose università e istituzioni pontificie di Roma. La sua mission è quella di dare alla gente gli strumenti indispensabili per approfondire la Bibbia e capire il senso della vita e della storia.

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