A seconda che si racchiudano i suoni sh שׁ e sin שׂ in una consonante unica, oppure no, la taw rappresenta la 22a o 23a lettera dell’alfabeto ebraico, l’ultima per la precisione. Nell’alfabeto fenicio, da cui le consonanti ebraiche discendono, la taw è indicata con una specie di croce. L’attuale grafia della taw – ת – discende dall’aramaico.
Significato
Il significato di taw – in Ebraico תָּו – è “segno”. Nel libro del profeta Ezechiele, la parola viene infatti usata per indicare un segno sulla fronte, come marchio di esenzione dal giudizio (Ez 9,4.6).
In tal senso, viene ripreso anche nel libro dell’Apocalisse – nel Nuovo Testamento – quale sigillo che l’angelo pone ugualmente sulla fronte degli eletti (Ap 9,4).
Il gruppo di consonanti di cui fa parte
La consonante fa parte di un gruppo speciale di lettere ebraiche, esse sono: ב (bet), ג (gimel), ד (dalet), כ (kaf) and פ (pe) ת (tav), che possono avere due tipi di pronuncia: forte e debole.
La prima è contraddistinta dal daghesh, ossia un puntino dentro ciascuna di esse: בּ גּ פּ כּ דּ תּ e si leggono b,g,k,p,t e la seconda è contraddistinta dall’assenza del daghesh: ב ג ד כ פ ת e si leggono v,g,d,k,f,t. La pronuncia debole di taw è simile alla pronuncia dell’articolo in Inglese: the.
Gli urim e i tummim
Essendo all’estremo opposto dell’alfabeto rispetto ad א alef, le due lettere – alef e taw – sono in qualche modo correlate, anche perché, come si sa, gli opposti coincidono. In effetti, gli strumenti di divinazione che usavano i sacerdoti dell’Antico Testamento (cfr. Esodo 28,30), si chiamavano Urim (אוּרִים) e Tummin (תֻּמִּים).
Alcuni pensano che la divinazione avvenisse mediante una combinazione delle lettere comprese tra alef e taw, ossia le lettere dell’alfabeto.
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