L’inferno – che la Bibbia chiama in vari modi – è un mondo sotterraneo, occulto, ma soprattutto tenebroso, dove il mondo umano sconfina in un mondo ignoto, difficilmente governabile e in cui si può entrare e uscire, ma fino a un certo punto, oltre il quale non c’è ritorno.
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Tenebre e Luce, inferno e paradiso nella nostra vita
È la dinamica luce/tenebre che Dio separò fin dai primordi – Genesi 1 – ma i cui spazi restano adiacenti, confinanti l’uno con l’altro, molto permeabili, perché in un certo senso l’uno e l’altro hanno “bisogno” di entrambi per manifestarsi nella loro piena realtà!
La realtà della luce è il mondo di pace, di sicurezza/salvezza, di onestà, fiducia, calore e grinta, un mondo che dà sapore alla vita, non giudicante, accogliente, che da sé fa chiarezza su ciò che non è luce, etc.
Le tenebre, invece, quando si manifesta grazie alla luce che qualcuno porta, si rivela subito come rabbia, intolleranza (mascherata da una falsissima tolleranza), paura, sensazione di orrore, grigiore, sensazione di vuoto e di asetticità, disperazione, confidenza e complicità con persone che vivono la stessa situazione, etc.
Inferno: distruzione
L’inferno, di cui parla la Bibbia, è – come dice la parola ebraica di cui parlo nel podcast – è anzitutto distruzione, perché grazie alla potenza di disperazione che il Male instilla nel cuore, distorce la realtà e cerca di distruggere quello che si è faticosamente costruito, in nome di una libertà che è invece profonda schiavitù.
Inferno: un luogo di fuoco e fiamme in cui andremo a finire un giorno? Forse, ma non credo e di sicuro non ci saranno né fuoco, né fiamme… almeno non come le intendiamo noi. Se qualcosa brucerà domani, significa che inizia a bruciare da oggi.
E solo sull’oggi possiamo agire, perché il domani è nelle mani di Dio!