Le traduzioni della Bibbia, dipendono dall’inserimento delle vocali. Affronto oggi, insieme a voi, un argomento piuttosto delicato. Si tratta, infatti, del versetto più famoso della Bibbia, il primo:
בְּרֵאשִׁ֖ית בָּרָ֣א אֱלֹהִ֑ים אֵ֥ת הַשָּׁמַ֖יִם וְאֵ֥ת הָאָֽרֶץ
bereshit barà elohim ‘et hashamayim we’et ha’arets
In principio Dio creò il cielo e la terra
Genesi 1,1
Tutto dipende dalle vocali
Ora, il testo ebraico “originale” era costituito solo da consonanti. Le vocali – ossia i segnetti sotto le consonanti – furono inserite a partire dal VII sec. d.C., quasi mille anni dopo la stesura finale del Pentateuco.
Tale inserimento impose una sola comprensione della parola formata solo da consonanti e perciò aperta a diverse interpretazioni.
Per fare un esempio in Italiano, le consonanti F T T, possono leggersi in diversi modi, a seconda delle vocali inserite: FaTTo, FiTTo, FeTTa, etc.
In Ebraico è un po’ la stessa cosa. Facciamo un esempio col nostro versetto. La traduzione classica di Genesi 1,1 – così come indicato sopra – si basa su questa vocalizzazione (le consonanti in grassetto):
bereshit BaRa‘ בָּרָא ‘elohim ‘et hashamayim we‘et ha‘arets
Se, invece, inserissimo vocali diverse avremmo:
bereshit BeRo‘ בְּרֹא ‘elohim ‘et hashamayim we‘et ha‘arets
Così cambia tutto
Se al posto di BaRa‘ leggiamo BeRo‘, dovremmo tradurre in questo modo:
«All’inizio del creare Dio il cielo e la terra … »
Così cambia veramente tutto, perché poi saremmo costretti a collegare il secondo versetto direttamente al primo:
«All’inizio del creare Dio il cielo e la terra, la terra era deserta e vuota»
Potremmo tradurre in modo più comprensibile:
«Quando Dio creò (o anche “iniziò a creare”) il cielo e la terra, la terra era deserta e vuota … ».
Il primo versetto, infatti, sembra staccato dal secondo, quasi che si trattasse di due creazioni diverse, o due fasi della creazione, come alcuni sostengono.
Così, invece, la terra fa parte integrante della stessa ed unica creazione di Dio, la cui prima opera effettiva, ossia determinata da un comando esplicito di Dio, è la luce.
Questa possibilità di comprensione viene dal grande studioso medievale della Bibbia, Rashi, nel suo commento alla Genesi.