Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore
(Genesi 4,1)
Terminata dunque la prima e fondamentale sezione del libro della Genesi (capp. 1-3), eccoci alle prese con il cap. 4. Esso fa sempre parte del racconto cosiddetto delle origini (Genesi 1-11), ma rappresenta un sviluppo nuovo. Si parla, infatti, della storia successiva alla vicenda dell’Eden, riguardante la coppia di Adamo ed Eva.
Il senso di una genealogia
Tuttavia – secondo la divisione classica della Genesi – qui ancora non inizia una nuova parte, che secondo gli esegeti è sempre introdotta dalla formula toledot (תֹּולְדֹ֖ת) – parola ebraica che significa “genealogia, generazioni” dal verbo ebraico yalad (יָלַד) “generare” – e che si trova solo all’inizio del capitolo quinto.
Si può dire perciò che il capitolo svolga una funzione di cerniera tra Genesi 1-3 e Genesi 5. Si parla ancora di Adamo ed Eva appena usciti dall’Eden, mentre né Caino né Abele figurano nella genealogia del capitolo quinto. Ad ogni modo, Caino ed Abele sono i primi figli di Adamo ed Eva e, in un certo senso, appartengono anch’essi all’elenco genealogico del capitolo 5.
Ma solo in un certo senso, perché il racconto appartiene al motivo universale dei fratelli rivali, comune alla letteratura mondiale di tutti i tempi e presente anche nei fratelli Grimm.
Conoscere in profondità
Il verbo “unirsi” (a qualcuno) in ebraico è yada’ (יָדַע) ed indica, oltre al rapporto sessuale, più in generale la “conoscenza”. Per gli antichi ebrei, dunque, il rapporto sessuale era una forma di conoscenza più approfondita. Tuttavia, non dobbiamo applicare al verbo ebraico la nostra mentalità occidentale, pensando che conoscere per gli ebrei era una pur attività mentale.
Per essi, invece, era più fare esperienza da cui può derivare anche una conoscenza, ma non la semplice conoscenza come quella che per noi può derivare dalla lettura di un libro, per esempio. Il nome del figlio di Adamo ed Eva – del primo figlio umano della storia – è Caino.
La misteriosa nascita di Caino
Esso deriva dal verbo ebraico qanah (קָנָה) e significa acquistare. Questa etimologia è presente nella spiegazione che Eva da del bambino, l’esclamazione che le antiche donne ebree facevano, alla nascita di un figlio e che, in genere, determina anche la scelta del nome: ho acquistato – in ebraico qaniti (קָנִ֥יתִי) – un uomo dal Signore.
E’ strano che Eva non dica ho acquistato un figlio da Adamo. Nel qual caso, tra l’altro, avrebbe dovuto dire: ho generato ad Adamo un figlio, ma l’etimologia sarebbe stata diversa. Perché, dunque, Eva dice così?
Eva concepì Caino col Signore?
Se in italiano troviamo ho acquistato un uomo dal Signore, in ebraico questa traduzione non è del tutto giustificata (cfr. la traduzione nella Vulgata di Girolamo: possedi hominem per Dominum). Infatti, in ebraico troviamo semplicemente la particella ‘et che introduce il complemento oggetto, rendendo così la traduzione italiana impossibile: ho acquistato un uomo, adonai …
in tal caso, Eva avrebbe generato non un semplice uomo, ma il Signore stesso! In ebraico, però, la particella ‘et (אֶת) significa anche con, con l’aiuto di. Di qui deriva il significa ho acquistato un uomo con il Signore. A dire il vero, anche questa traduzione non è così chiara, perché indica sempre una partecipazione divina all’atto sessuale – inequivocabilmente indicato da yada’ – in cui nacque Caino.
Si inizierà forse a comprendere il motivo per cui il capitolo quarto è ancora parte del capitolo terzo. La nascita di Caino – ed anche quella di Abele – non sono elementi di una normale genealogia. Qui Eva svolge il ruolo assegnatole dallo stesso Adamo e sancito in Genesi 3,21: l’uomo chiamò la moglie Eva, poiché essa fu la madre di tutti i viventi.
Infatti, Caino nasce attraverso un rapporto sessuale con Adamo. Tuttavia, però, qui è posto in evidenza il legame tra Eva e Caino, proprio in virtù della sua maternità universale.
Se in questo brano Adamo è un essere individuale – perché in ebraico c’è ‘Adam senza articolo, come per qualsiasi altro nome di persona – Eva invece svolge la sua funzione simbolica di madre universale che genera una vita umana con/da Dio. Una generazione che, comunque, è inficiata anche da quella del serpente, ossia dalla incontenibile spinta a trasgredire.
Caino si trova dunque al centro di questo incrocio di influenze: umana, divina e serpentina.